Benedetto: una serata da ricordare

02.09.2024

Dopo il positivo scrimmage contro Ferrara, la serata Benedetto è proseguita all'Oratorio di San Biagio, luogo in cui nel 1964 è nata la società biancorossa. Giulia Artoni e Matteo De Rosa, staff Benedetto, hanno presentato una serata ricca di contenuti ed emozioni. Non era soltanto l'occasione per esporre per la prima volta le nuove maglie da gioco per la stagione '24/25, ma è stata anche una notte di ricordi, con personalità storiche della pallacanestro centese. All'evento erano presenti non solo tantissimi tra tifosi, consiglieri e appassionati, ma a riempire le prime due file c'erano proprio tutti i membri del roster della Sella Cento, oltre allo staff e alla dirigenza.

Ad aprire l'evento, il Presidente Gianni Fava ha ringraziata l'Oratorio, la culla della Benedetto, rivolgendosi a Don Paolo e Andrea Blo per l'ospitalità:

"Sono particolarmente emozionato per la presentazione di queste nuove maglie, perché riflettono un tema a noi molto caro: nessuno vale come i nostri tifosi, proprio perché per loro niente è come la Benedetto. La tradizione e la cultura di questa città sono al centro di tutto quello che facciamo, con un occhio di riguardo verso il futuro, cercando di mantenere sempre sostenibilità e trasparenza. Sappiamo che ci aspetta una stagione impegnativa, in un campionato affascinante proprio perché molto difficile, ma noi siamo pronti.

Il nostro obiettivo è quello di remare tutti nella stessa direzione, dal primo dei tifosi all'ultimo dello staff e abbiamo bisogno di tutti per continuare a scrivere la nostra storia."

Questo estratto del discorso del Presidente è perfettamente coerente al claim delle nuove divise, nonché lo stesso della campagna abbonamenti: Nessuno vale quanto te.

A prendere parola subito dopo, Edoardo Accorsi, sindaco di Cento e figlio di uno dei fondatori della Benedetto, Stefano Accorsi.

"Quando in una comunità ognuno mette passione, costanza e impegno si possono fare grandi cose. La Benedetto ne è la dimostrazione, partiti da un campo in cemento e arrivati in tutti i palazzetti d'Italia, una perfetta dimostrazione della filosofia del nostro territorio. Farò anche io, a breve, l'abbonamento".

Il Primo Cittadino di Cento, a soli trent'anni, è il simbolo della commistione tra passato, presente e futuro che si respira nella città del Guercino. Non è un caso che per la presentazione delle nuove maglie, di fronte ad una squadra quasi tutta nuova, uno staff e una dirigenza quasi interamente rivoluzionate, si torni nel luogo primordiale della Benedetto, una società abituata a guardare avanti, con la consapevolezza delle proprie tradizioni.

Giulia e Matteo hanno ringraziato Sindaco e Presidente, per procedere al coinvolgimento sul palco delle menti creative delle maglie. Thomas Marzioni e Alessandro Livreri, della BrainStop Agency, hanno parlato anche a nome di Andrea Balboni di B Box. Insieme, hanno studiato, pensato e realizzato le maglie e tutto l'abbigliamento che veste i membri dello staff della Sella Cento.

"Quando abbiamo scelto lo slogan, potevamo solo augurarci che fosse coerente agli obiettivi della società e questi primi giorni di stagione ci hanno confermato che siamo andati nella direzione giusta. Oltre ai nomi già citati, ci teniamo a ringraziare Antonio, uno dei custodi della Baltur Arena, che ci ha aiutati ad allestire tutto questo e il Settore Zimmer che ci sostiene da sempre e ha dimostrato grande affetto sin da subito, insieme a tutti i tifosi biancorossi".

Dopo questi interventi, è arrivato il momento di far salire sul palco Carlos Delfino e Marco Ramponi, scelti per mostrare le nuove maglie. Il Capitano, senza bisogno di presentazioni, ha sottolineato il duro lavoro di queste settimane e ribadito che la squadra è motivata a fare bene, per la sua gente, ma anche per chi si è già lanciato in giudizi affrettati. Ramponi, invece, è un giovanissimo cresciuto nel territorio e si è dichiarato orgoglioso ed emozionato nel portare questi colori. "Non vedo l'ora di entrare al palazzetto e vedere dal campo quello che ero abituato ad ammirare in tribuna, quando venivo a vedere la prima squadra". Le maglie sono arrivate ai due giocatori, grazie all'aiuto di due promesse del Settore Giovanile, Giacomo Borghi e Alessio Milazzo, che hanno estratto dal loro borsone targato Meteor, le divise dei loro idoli.

La serata non è finita qui, anzi il climax di emozioni era solo all'inizio. Giorgio Pullega, storico tifoso e volto noto in casa Benedetto, ha preso parola per presentare la seconda parte della serata, quella dello svelamento di una targa, dedicata ai 60 anni di vita della Benedetto XIV. Sul palco, insieme a lui, sono saliti Flaviano Melloni, Corrado Bonzaghi e Andrea Fipertani, che con la commozione nei loro occhi e in quelli del Presidente Fava all'ascolto, hanno ricordato i momenti in cui si spalava la neve e si rompevano le scarpe nuove, pur di giocare al campetto dell'Oratorio.

Lo svelamento della targa di pochi minuti dopo è stata la perfetta conclusione di una serata all'insegna del futuro, della stagione che verrà, ma che non può esistere senza il bagaglio culturale della tradizione del basket centese, che si appresta a scrivere il 61° capitolo della sua gloriosa storia.



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